Cosa prevede il risarcimento danni sinistro stradale
Chiunque guida una vettura può ritrovarsi una volta nella vita nella situazione di essere coinvolto nel risarcimento danni sinistro stradale, per cui è bene sapere come funziona tutto l'iter che riguarda un incidente e le sue conseguenze, che possono essere più o meno gravi a seconda dell'entità dello stesso. Il primo atto da compiere è naturalmente quello di denunciare il sinistro alle autorità competenti, ed eventualmente chiamare i soccorsi nel caso vi siano purtroppo feriti. La compilazione del modello CAI/CID per la contestazione amichevole è l'atto formale che da l'abbrivio al risarcimento incidente stradale nel caso in cui il danno sia di lieve entità e non si ritenga necessario chiamare la polizia stradale: in questo caso il danneggiato avanza la propria richiesta di risarcimento danni sinistro stradale alla propria compagnia assicurativa, che a sua volta deciderà di rivalersi su quella del conducente del veicolo ritenuto responsabile dell'incidente.
Risarcimento danni sinistro stradale, a chi tocca?
A chi tocca il risarcimento danni incidente stradale in assenza di constatazione amichevole? In ambito assicurativo vige il cosiddetto concorso di colpa, per cui se è difficile stabilire chi è stato causa del sinistro la responsabilità viene suddivisa al 50 per cento, e ciascuna delle parti coinvolte di conseguenza dovrà provvedere in egual misura al rimborso dei veicoli danneggiati. I danni sono a carico del conducente responsabile ma a pagare è naturalmente l'assicurazione, ed anzi dal 1 gennaio 2017 è stata introdotta nella normativa di settore l'indennizzo diretto, per cui il risarcimento danni sinistro stradale può essere richiesto direttamente alla propria compagnia assicurativa, che a sua volta potrà rifarsi su quella del conducente responsabile dell'incidente.
Calcolo risarcimento danni incidente stradale
Il risarcimento danni sinistro stradale ha un duplice aspetto, uno che riguarda i danni materiali alla vettura coinvolta e l'altro quelli alla persona, nel momento in cui dovesse essere accertato danno biologico macropermanenti in seguito all'incidente. Nel primo frangente vengono calcolate tutte le spese necessarie per la riparazione dei veicoli danneggiati: tuttavia se il valore del danno risulta essere superiore a quello del veicolo, il titolare del mezzo viene risarcito nel limite dell'importo assicurato. Questo vuol dire che se ad esempio il plafond assicurativo arriva fino a 6 mila euro, questa sarà la cifra massima stanziata per il risarcimento danni incidente stradale, anche se la cifra effettivamente spesa per le riparazioni è superiore. La tabella risarcimento danni prevede una dinamica più complessa per quanto riguarda le conseguenze sulla persona, poiché entrano in gioco diversi aspetti anche molto delicati, che combinano conseguenze patrimoniali e non patrimoniali.
Come calcolare i danni alla persona
Una compagnia assicurativa per il risarcimento danni sinistro stradale alla persona provvede, dopo l'analisi effettuata dal perito, a coprire tre tipi diversi di danno, ovvero:
- Danno patrimoniale
- Danno biologico permanente
- Invalidità temporanea
Nel primo caso la compagnia assicurativa risarcisce l'entità patrimoniale o economica del danno sostenuta dalla vittima, ossia tutte le spese sostenute a causa dell'incidente. Le conseguenze in questa fattiscecie sono piuttosto variegate, e viene compreso anche il lucro cessante, ossia il mancato guadagno causato dalla dismissione forzata dell'attività lavorativa a seguito dell'incidente. Ma questo è solo il primo aspetto del risarcimento danni alla persona, la questione si fa più delicata nel momento in cui si vanno ad accertare i danni macropermanenti: ogni lesione accertata che risulti essere stata provocata dall'incidente viene quantificata e risarcita secondo delle apposite tabelle, che tengono presenti due fattori dirimenti per i calcolo dell'entità del danno: il primo è la percentuale del danno biologico, per cui più è elevata tale percentuale e maggiore sarà il risarcimento. L'altro elemento calcolato è l'età della vittima, per cui in questo caso vi è un rapporto inversamente proporzionale: maggiore è l'età, minore sarà il risarcimento.
La presenza di lesioni macropermanenti eleva inevitabilmente il costo complessivo del risarcimento danni sinistro stradale, ma abbiamo ancora un terzo tipo di danno che entra nel calcolo risarcitorio per la persona, e riguarda l'invalidità temporanea, che ha una sua tabella molto dettagliata per effettuare il calcolo.
Tabella danni invalidità temporanea
Il risarcimento danni sinistro stradale della compagnia assicurativa risarcisce una persona anche per l'invalidità temporanea, calcolando il dovuto per ogni giorno in cui si è verificata tale invalidità temporanea a seguito dell'incidente, non riuscendo la vittima a muoversi come avrebbe voluto. Questa invalidità può essere assoluta quando nel momento in cui la persona è rimasta a letto durante la convalescenza, oppure parziale, che viene risconosciuta dalla perizia medica in diverse percentuali: maggiore risulta essere la percentuale di invalidità, tanto più sarà elevato l'importo del risarcimento.
Qui di seguito riportiamo le tabelle del risarcimento danno in vigore per l'inabilità temporanea secondo i dati e gli importi aggiornati al 2018: per ogni giorno in cui sussiste la condizione di invalidità abbiamo:
- assoluta al 100 per cento: 47,07 euro
- parziale al 75 per cento: 35,30 euro
- parziale al 50 per cento: 25,54 euro
- parziale al 25 per cento: 11,77 euro
Il ruolo del perito
Per quantificare il danno la compagnia assicurativa incarica un perito di fiducia, il quale redige una relazione sull'incidente tenendo in considerazione la dinamica e tutte le conseguenze materiali e fisiche. Per il risarcimento danni sinistro stradale legato all'automobile o qualsivoglia altra vettura vengono prese in considerazione le fatture sostenute per la riparazione del danno oppure il preventivo rilasciato dall'officina: tuttavia spesso le compagnie assicurative tendono a quantificare il danno in misura inferiore almeno rispetto ai desiderata della vittima dell'incidente, per cui potrebbe essere necessario farsi affiancare da un legale specializzato per ottenere un risarcimento superiore.
Si chiama invece fiduciario la persona incaricata per valutare l'entità del danno ricevuto dalla persona in termini di lesioni, ma in questo caso deve essere la vittima a presentare il certificato del pronto soccorso o qualsiasi altro certificato medico rilasciato al termine delle visite sostenute per l'accertamento delle conseguenze lesive del sinistro.
Tempistiche e modalità del risarcimento
Prima di vedere in conclusione quali sono le tempistiche del risarcimento danni sinistro stradale ricordiamo che nel caso in cui nell'incidente siano rimaste coinvolte più vetture, come nel tipico esempio di un tamponamento a catena, bisogna sempre rivolgersi direttamente alla compagnia assicurativa che tutela il responsabile del sinistro. Quando invece chi ha causato l'incidente guidava sprovvisto di assicurazione, per il risarcimento del danno bisogna rivolgersi al Fondo di garanzia per le vittime della strada.
E veniamo dunque alle tempistiche del risarcimento: con la contestazione amichevole la compagnia assicurativa ha 15 giorni di tempo per presentare l'offerta di risarcimento del danno ed altri 15 per procedere al pagamento effettivo, per cui entro un mese abbiamo la liquidazione completa del risarcimento. Senza la contestazione amichevole i tempi di attesa salgono, e si può arrivare fino a un massimo di 120 giorni. Questo accade perché occorrono almeno 60 giorni per il risarcimento del danno al mezzo, mentre per le lesioni i tempi si allungano fino a 3 mesi. Il risarcimento danni sinistro stradale presenta dunque questa dinamica, che prevede vari gradi di difficoltà di accertamento dell'entità del danno a seconda se via siano o meno danni alla persona, se è stata effettuata la contestazione amichevole oppure no, e via discorrendo. La procedura si è semplificata da un lato grazie all'indennizzo diretto richiedibile alla compagnia assicurativa, ma il consiglio è, soprattutto in caso di risarcimento con lesioni temporanee o permanenti, di farsi affiancare da un avvocato per ottenere la cifra massima possibile come risarcimento dei danni subiti.